“Incontri nazionali del Gran Sasso d’Italia”
Economia ed Etica
Appuntamento annuale
giovedì 8 e Venerdì 9 settembre 2005 - L’Aquila e Barisciano

CreaImpresa, l’Associazione per la diffusione della Cultura d’Impresa (promossa, prevalentemente, da persone che operavano in I.G., prima della dissoluzione nell’agenzia d’affari pubblica Sviluppo Italia) ha organizzato questo primo appuntamento – di un ciclo annuale - sui temi del rapporto tra Economia ed Etica in un sistema avviato sempre più verso il globale ed il post-industriale. Seminario, approfondimenti, tematiche specifiche (individuate di anno in anno) hanno respiro nazionale, ma non è mancata – già in questo primo incontro - la “zummata” sull’Abruzzo interno e sulla città di L’Aquila. L’evento avrà cadenza fissa sul secondo fine settimana di ogni settembre. E’ prevista – nell’ambito dell’evento annuale – una sessione di primavera sulla costa abruzzese.

Come da programma, i lavori hanno avuto una premessa “seminariale” giovedì 8 settembre pomeriggio nella vicina Barisciano “Porta del Gran Sasso”: tale seminario rappresenta l’evento conclusivo degli “Incontri nazionali del Gran Sasso d’Italia” previsti annualmente, per il periodo estivo, dai 17 comuni della Comunità Montana di Campo Imperatore e Piana di Navelli e dal “Consorzio Operatori del Gran Sasso d’Italia” www.gransassoitalia.it (soggetto, come CreaImpresa, senza fini di lucro) cui è stata affidata l’accoglienza dei “forestieri” che, a margine dei lavori, sono stati invitati a trattenersi sabato 10 e domenica 11 per visitare il territorio.

I lavori del pomeriggio di giovedì 8, nella bella cornice dell’ex Chiesa di Piazza Trieste, a Barisciano, trasformata in Centro documentazione sulla Transumanza, sono stati incentrati sui temi dello “sviluppo etico e compatibile” dell’economia, con un’analisi dei fattori di crisi e di possibile crescita dell’Abruzzo interno e dell’aquilano (analogamente si procederà in altre realtà italiane dove è previsto un ciclo similare): gli “appunti” del seminario costituiranno la base per i gruppi di lavoro che opereranno, durante l’anno, in vista della seconda edizione già fissata per il 7-8 settembre 2006. Una rappresentanza dell’Arma in servizio ed in congedo – con il Comandante della Stazione CC. di Barisciano M.llo Michelangelo Campanella – ha accolto il Generale Richero.

Dopo un messaggio di Corrado Sinistoro Presidente del Consorzio Operatori del Gran Sasso d’Italia ed il saluto del Sindaco di Barisciano www.dimmidove.com/uncemabruzzo/cm-c-imperatore-p-navelli/barisc.htm Domenico Panone, sono intervenuti Alessandro Belli (già referente della I.G. a Perugia ed ora Responsabile di Ide@progetti), Antonio Cerasoli Presidente ConfCooperatrive www.confcooperative.it/C2/Abruzzo/default.aspx , Dionisio Ciuffini Sindaco di Castelvecchio Calvisio www.dimmidove.com/uncemabruzzo/cm-c-imperatore-p-navelli/castcal.htm , Mario e Carla Ciarrocca operatori di S. Stefano di Sessanio, l’Avv. Daniela Citerni del settore lavoro della Provincia, Aldo Conidi Docente Universitario, Mangolini dell’Associazione Comuni d’Italia, Giuseppe Richero – Generale di Corpo d’Armata (in congedo) dei Carabinieri – Rettore Università dei Saggi “Franco Romano” www.unisaggi-anc.org ; Antonio Matarelli, Presidente Comunità Montana Campo Imperatore e Piana di Navelli www.dimmidove.com/uncemabruzzo/cm-c-imperatore-p-navelli/comuni.htm  che ha insistito sulla necessità di coniugare l’Etica con l’Economia facendo emergere il desiderio comune di promuovere lo sviluppo economico avendo riguardo alla “Persona”; il lavori del pomeriggio sono stati conclusi dall’intervento di S.E. l’Arcivescovo di L’Aquila Mons. Giuseppe Molinari.

Venerdì 9 mattina i lavori in conferenza pubblica – introdotti e coordinati da Danilo De Masi – sono stati aperti dal saluto dell’ Arch. Enrico Ricci, Presidente Associazione Costruttori Edili www.ancelaquila.it (non solo Organizzazione ospitante), dall’intervento dell’Assessore Celso Cioni anche in rappresentanza della Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e dal saluto dall’Assessore Comunale Franco Mucciante in rappresentanza del Sindaco di L’Aquila Biagio Tempesta. 

Messaggi di saluto sono pervenuti dal Prefetto Giovanni Troiani, dal Presidente della Fondazione Gramsci On. Prof. Giuseppe Vacca, dal Presidente Nazionale della Caritas Mons. Francesco Montenegro, del Presidente Nazionale della ConfCooperative Luigi Marino, del Cav. Lav. Dino Di Vincenzo Presidente Onorario dell’UCID (Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti) Abruzzo-Molise, Bruno Paolo Amicarelli, Procuratore Generale della Repubblica a L’Aquila, Gianni Manzolini già Sottosegretario agli Esteri ed ora membro dell’Istituto Diplomatico della Farnesina www.esteri.it/ita/2_13_16.asp , dall’Assessore Provinciale Ermanno Giorgi, dai Segretari Provinciali della CISL e della UIL trattenuti come molti altri, per le note vicende sindacali che si sono sovrapposte in quel giorno.

Hanno presenziato ai lavori il Direttore dell’Unione Industriali Alberto Cappelli, l’imprenditore teatino Giulio Trevisan Presidente regionale di Federmeccanica, il Prof. Enzo Chiricozzi già Preside della Facoltà di Ingegneria, una delegazione dell’Arma dei Carabinieri (in saluto al Generale Richero) guidata dal Comandante della Compagnia Capitano Troiani in rappresentanza del Colonnello Salvatore Ronzo impegnato - come molti - a Chieti per la concomitante cerimonia di cambio del Comandante Regionale, una delegazione dell’Unione Ufficiali in Congedo guidata dal Presidente della Sezione aquilana Pierluigi Capaldi www.unucilaquila.it e da Ermanno Di Fracescantonio in rappresentanza del Generale Stara dell’UNUCI Lazio-Abruzzo www.unuciroma.it , Mario Sirano ed Antonio Luciani in rappresentanza dell’Arma in congedo www.assocarabinieri.it e del responsabile regionale dell’ANC Colonnello Fausto Frittoli, il Presidente della Camera Penale di L’Aquila Avv. Stefano Rossi www.camerepenali.it/CamereDettaglio.aspx?idCamera=38 .

Quindi un’intensa carrellata di interventi, tra i quali spiccano

Borgomeo ha parlato di crisi irreversibile di un modello di sviluppo, quello della grande industria, che perde posti di lavoro in modo “strutturale” e non congiunturale già dal tempo in cui iniziò l’avventura della Imprenditorialità giovanile; dell’impossibilità di garantire prospettive di stabilità individuale e della necessità – venendo alla situazione dell’Abruzzo aquilano – di rinunciare ad una economia “satellite” di Roma per aprirsi (soprattutto sul versante turistico ed eno-gastronomico) a mercati italiani meno vicini ed anche ai paesi del vicino Est entrati o prossimi ad entrare nell’Unione Europea. Borgomeo ha poi sottolineato – in velata polemica con quanti hanno trascurato questo incontro - come si disperdano enormi energie anche economiche nel tentativo di assicurare improbabili od impossibili “rilanci” di economie industriali in crisi da anni, trascurando di supportare lo sforzo di chi già lavora per l’economia del futuro: a tale proposito ha rilevato i passi in avanti compiuti – quasi in assenza di sostegno pubblico – dai tanti piccoli operatori delle aree interne.

Tordera ha parlato di “Etica Bancaria nel rapporto tra aziende di credito, risparmiatori e territorio” attraverso l’assunzione di specifici valori di una cultura fondante che rispecchi la consapevolezza dei risvolti morali e sociali della propria attività. Ciò comporta la messa in atto di una serie di iniziative che possono anche sfociare nella finanza etica, ma che tendono soprattutto all’instaurazione di un rapporto trasparente e di un dialogo costruttivo con tutti gli stakeholders. Per stimolare il credito – ha detto Tordera lamentandone lo scarso utilizzo a fini produttivi – è necessario cambiare la mentalità dei potenziali utilizzatori: Cambiare le regole è un modo per cambiare anche la mentalità. La Cassa di Risparmio di L’Aquila, da quando è entrata a far parte del Gruppo modenese B.P.Emilia-Romagna ha “aperto” il capitale sociale a ben 2437 soci locali.

Lalli, già responsabile per I.G. Abruzzo – ai tempi di Carlo Borgomeo e Danilo De Masi – ha presentato un’indagine sulla percezione in Abruzzo dell’etica economica e del concetto di Banca Etica.

Ferri, ha parlato dell’etica della legalità e si è detto convinto che la mancata crescita economica del Paese e l’evidente aggravarsi della disparità di reddito tra segmenti sociali, sia anche da imputare ad una deteriore finanziarizzazione dell’economia italiana a scapito della produzione e del lavoro avvenuta senza nuove regole e senza rispetto di quelle pree-sistenti: è venuta meno la già debole cultura della legalità. Ferri ha lanciato la proposta di dar vita ad una sorta di “Osservatorio Nazionale Etico-Economico” da istituirsi di concerto tra Istituzioni ed Associazionismo che si occupano di questi problemi.

Cerasoli – che ha parlato anche a nome del Presidente Nazionale della ConfCooperative Luigi Marino – ha sottolineato come la cooperazione è già di per sé “impresa etica” in quanto non distribuisce utili ma tende a produrre ricchezza da reinvestire e nuovo lavoro per gli associati. Cerasoli ha però lamentato il venir meno di sostegni ad un settore che crea ricchezza comune ed opera spesso solidariamente nelle aree più deboli del Paese (incluso l’Abruzzo interno).

Pollutri ha svolto una documentata rassegna delle potenzialità di sviluppo della cosiddetta “Economia compatibile” in aree che – come l’Abruzzo – sono dotate di grande patrimonio naturale: nella regione si trovano quasi i due terzi di “bio-diversità” presenti in Italia e gran parte di quella del mediterraneo. Una risorsa che deve essere tutelata, ma che può costituire fonte per uno sviluppo turistico.

Richero ha parlato di difficoltà a “far passare il nuovo” tra chi è abituato a beneficiare di vecchie posizioni di rendita; nello stesso tempo il “nuovo” tende ad affermarsi senza nuove regole e non rispettando le vecchie. Vi è una frattura tra giustizia in quanto “morale comune” e legalità in quanto “rispetto delle leggi”: questo intacca anche la pubblica amministrazione e le Istituzioni. Solo alcune organizzazioni dotate di forte senso delle regole anche non scritte (il riferimento è all’Arma, ma parlando più come ex Magistrato della Corte dei Conti) riescono a mantenere – se non in tutti i singoli, almeno nel complesso – vivi ed applicati certi valori. Richero ha sostenuto – anche con riferimento all’intervento di Ferri - che l’adeguamento delle regole alla evoluzione sociale spetta al Parlamento ed è quindi necessario che “la Politica riprenda il primato” anche in termini di credibilità.

Scavone ha parlato da costituzionalista, sottolineando come “attorno all’Etica mancassero due convitati di pietra: il Diritto e la Politica. l’Italia è passata dal sistema economico ad “economia mista” o comunque sottoposta alla programmazione dello Stato – così come previsto dagli articoli 41, 42, 43 della Costituzione – ad un sistema “liberista” di tipo anglosassone (in forza dei successivi trattati comunitari), senza intervenire sulla legislazione ordinaria e sul comune sentire dei cittadini in materia di rapporti economici, finanziari e di lavoro. E’ così svanito il comune sentire e la generale condivisione di un sistema fondato su tre pilastri ideologici dalla cui sintesi nasceva il sistema economico-sociale garantito dalla Costituzione del 1948: il liberismo, la dottrina sociale della Chiesa ed il socialismo.

Conidi  ha parlato dell’impegno in economia secondo l’etica cattolica sostenendo che “tenere conto dell’etica in economia aiuta anche lo sviluppo economico” poiché aggiunge la “pace sociale tra i fattori di produzione”.

Mons. Tarchi è intervenuto sul tema“Etica del profitto e responsabilità sociale dell’impresa” ed ha citato San Bernardino da Siena (le cui spoglie sono conservate a L’Aquila) ove dice “l’elemosina aiuta a sopravvivere e non a vivere ..... perché sopravvivere non è produrre, mentre è necessario produrre per migliorare le condizioni economiche della società”. Tarchi ha inoltre richiamato per il singolo individuo il “valore del darsi da fare” ed il passaggio dalle “imprese responsabili” alla “responsabilità sociale dell’impresa” per cui bisogna portare l’etica dentro i processi produttivi, coniugando l’attenzione al profitto, l’attenzione alle persone e l’attenzione all’ambiente.

Al termine della Conferenza di Venerdì mattina è intervenuto S.E. Mons. Giuseppe Molinari – Arcivescovo della Diocesi di L’Aquila
www2.db.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_vescovi_cei.edit_v?id_v=296

Molinari, dopo aver ricordato come “la vera prostituzione non è quella del noto mestiere ma l’idolatria del denaro”, ha citato San Benedetto che sosteneva la compatibilità tra la preghiera (quindi l’impegno sociale e la solidarietà sociale) e l’operosità in quanto fonte di ricchezza da ridistribuire e reinvestire nell’interesse della collettività.

L’Arcivescovo ha confermato il suo impegno insieme a quello della Diocesi di Trento per il progetto di sostegno e sviluppo economico dell’area del Gran Sasso e aquilana avviato dall’Associazione per la diffusione della Cultura d’Impresa – a titolo volontaristico – insieme al Consorzio Operatori del Gran sasso.